Dimagrire con i Kettlebell
Cosa sono i kettlebell?
Kettlebell è il nome di alcuni particolari attrezzi da allenamento.
Si tratta di vere e proprie palle di ghisa o acciaio fuso, provviste di una piccola base piatta inferiore e di un'impugnatura superiore.
A cosa servono i kettlebell?
I kettlebell vengono usati per eseguire molti tipi di workout, inclusi gli ormai ben noti "ballistic exercises" – che combinano l'allenamento cardiovascolare a quello per la forza e mobilità (flessibilità muscolare ed ampiezza articolare). Costituiscono anche gli attrezzi elitari del "kettlebell lifting", una vera e propria forma di weight lifting.
Le applicazioni dei kettlebell sono davvero numerose tanto che questi attrezzi vengono impiegati in molte discipline come, ad esempio, il crossfit, il functional training e per completare le tabelle di allenamento callistenico.
Quello con i kettlebell è un tipo di lavoro ottimo per migliorare la forma fisica generale; tuttavia, in questo articolo cercheremo di capire più in particolare come utilizzare i kettlebell con finalità dimagranti.
Qual è la strategia giusta per dimagrire?
Per dimagrire è necessario, sostanzialmente, intervenire sullo stile di vita su due fronti:
- Mangiare meno / meglio (a seconda dei casi)
- Muoversi di più / meglio (come sopra).
In prima istanza, va specificato che ridurre le calorie totali della dieta non è poi così semplice, soprattutto quando ci si allena. Questo perché l'esercizio motorio stimola molto l'appetito, che se trascurato diventa fame – molto difficile da tenere a bada. Inoltre, riducendo troppo le calorie, oppure eliminando i carboidrati, o seguendo un regime vegano ecc si corre il rischio di andare incontro a catabolismo muscolare – che, come vedremo, è l'esatto opposto di quello che vogliamo ottenere allenandoci con i kettlebell.
In secondo luogo, come anche per gli altri metodi, il grado di difficoltà dell'allenamento con i kettlebell è proporzionale al carico globale del protocollo. Sono necessari concentrazione, impegno e costanza, senza i quali non è ovviamente possibile guadagnare alcun risultato apprezzabile. Per ottenere la massima efficacia possibile, volume, intensità e densità del workout dovranno essere gestiti minuziosamente in base alle necessità soggettive.
Allenamento
Come allenarsi per dimagrire?
i kettlebell, si prestano particolarmente ai lavori in circuit training di lunga durata (ad esempio il PHA – Peripheral Heart Action), ma può essere benissimo impostato anche con i classici manubri e bilancieri.
Ricordiamo che, oltre ad aumentare il dispendio energetico durante la sessione, il lavoro proposto permette di ottenere un certo aumento dell'EPOC e un discreto potenziamento muscolare.
Dal punto di vista della programmazione, può essere molto utile impostare l'allenamento su un macrociclo di 4 mesi (composto da 4 mesocicli), intervallati da fasi di valutazione e correzione.
L'esempio che proporremo dovrebbe essere adatto alla maggior parte dei soggetti sani, uomini e donne adulti.
è fondamentale variare la metodologia utilizzata, quindi lo stimolo allenante, circa ogni 4 settimane. Questo per evitare un eccessivo adattamento dell'organismo, dando nuovi stimoli allenanti e mantenendo alta la motivazione.
Per qualsiasi allenamento è estremamente importante prefissarsi anche degli obiettivi a breve termine, magari ogni due mesi, e verificarne il raggiungimento tramite semplici test (rilevazione del peso corporeo e delle circonferenze di vita-fianchi, plicometria, bioimpedenziometri, ma anche test massimale 1-RM, circonferenze di braccia, gambe, torace ecc).
Attenzione però a non considerare come unico parametro di riferimento il peso corporeo perché – non differenziando il tessuto adiposo dalla componente muscolare o dallo stato di idratazione – in certi casi (soprattutto quando il dimagrimento assume il ruolo di cutting o definizione, agendo su basse percentuali di grasso corporeo) può risultare ingannevole.
Non è raro che, anche non variando di peso, le persone riferiscano di portare una taglia in meno di pantaloni o una in più di giacca. Questo perché, a parità di peso, il muscolo ha una maggiore densità rispetto al grasso e occupa "meno spazio".